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Via degli Orefici, 19, Bologna, BO
Valutazione:
Imperdibile!!!
Prezzo a persona:
20.50 €
Servizio utilizzato:
ristorante
Commenti:
(3) vai ai commenti

r_mal

ha visitato il locale il 18/03/2011 r_mal avatar
11 Recensioni scritte dal 26/10/2010 87 Punti

mi pregio di fare la prima recensione a questo locale scoperto da pochissimo!!

dunque, sabato in giro per bologna, si finisce per forza in piazza maggiore, dove tra mercato, barettini, piccole botteghe di alimentari, vien proprio voglia di mangiarsi qualcosa di buono con calma, gustandosi possibilmente l'atmosfera del centro.

casualmente qualche giorno prima ero passato davanti ad eataly, in via degli orefici.
menù interessante, location ancora di più (tra gli scaffali della libreria coop, nello stesso edificio, su 3 livelli), ma purtroppo ero da solo.. niente da fare.
dunque, guidando la comitiva di 6 persone, sabato sembrava essere l'occasione giusta.
il posto è pienissimo, c'è gente in piedi, ma si fatica a capire se sfoglia i libri per soddisfare bisogni intellettuali o, più prosaicamente, aspetta un tavolo libero.
ad ogni modo ci facciamo avanti con il primo cameriere di passaggio, che ci promette un'attesa di 15'.
in effetti dopo 10' siamo già seduti: ottimo!
nel frattempo facciamo in tempo a dare un'occhiata agli scaffali del ristorante (oltre al bancone salumi, alla cantinetta, ecc ecc) dove si possono acquistare un sacco di prodotti, a dire il vero non proprio a buon mercato, ma che paiono gustosissimi (vini e birre, salse e sughi, verdure in scatola, affettatiformaggipastaoliodolci e chi più ne ha..).

il menù contempla 5/6 pietanze per ogni portata: antipasti, primi, secondi (ciascuno col proprio contorno), dolci.
la carta dei vini ha una quarantina di offerte divise per bianco/rosso e fermo/frizzante, curiosamente ordinati per prezzo crescente!

i prezzi non sono esagerati, ma li lascio alla fine della recensione..

le nostre scelte sono le seguenti:

antipasti
- un tagliere di salumi
- un tagliere di formaggi
- carciofi cacio e pepe

primi
- 4 porzioni di primo campagnolo del giorno (paccheri all'amatriciana)

secondi
- agnello con patate al forno e salsina
- hamburger "giotto"

vorrei potere avere le descrizioni del menù, perchè, oltre a fare venire l'acquolina, erano assolutamente oneste e rispecchiavano quanto si sarebbe andato a mangiare.
peccato, non le ricordo.. vi toccherà andare a leggerle in loco.

ad ogni modo passo alla descrizione di qualche piatto.

i miei carciofi cacio e pede, tiepidi, erano morbidi, con una leggera salsina che mi faceva pensare a un qualche tipo di cottura finale con il latte; saporiti, il cacio però non copriva il sapore dell'ortaggio.
i paccheri all'amatriciana erano cotti al dente (ecco, ricordo che nella sezione dei primi viene indicato che il tempo di cottura della pasta, che è di gragnano e sempre fatta espressa, si aggira sui 15-20 minuti a seconda del tipo), il pomodoro non acido, la pancetta non croccante e la cipolla (di tropea) non ammosciata ma abbastanza cruda da poterne sentire il pizzicorino. arrivano fumanti e già spolverati di cacio. il piatto è davvero abbondante.

l'hamburger (di carne bovina piemontese bio) non l'ho assaggiato, ma la presentazione nel piatto è davvero fantastica. lungi dall'essere il panino del mrdonald, ha due strati sottili e croccanti di pane che sembra schiacciata, integrale, accompagnato da insalata e qualche altra cosa che non ho messo a fuoco.
non ho assaggiato neppure l'agnello, ma si vedeva che c'era parecchio da spolpare, e questo è già significativo. inoltre mi è stato detto essere tenero. chi l'ha mangiato l'ha commentato con "sublimeeeh!".

brevemente i dolci: due torte di mele con crema alla vaniglia calda (assaggiata: impasto morbido e di tipo alto, ogni boccone chiamava il successivo), una zuppa inglese che non ho sentito, un sorbetto al tè verde dal sapore deciso e secondo me coerente con il nome, e la mia fantastica mousse di ricotta con saba. un delirio del palato. ne avrei mangiato un secchio..

tutto lubrificato da una bottiglia di nero d'avola e due di acqua (servono lurisia).

mi sono chiesto se il fatto che non servissero caffè fosse una pecca o no; di certo non mi ha dato fastidio andarmelo a cercare nelle viuzze del mercato.. e per quanto riguarda la ragione di questa scelta, che mi pare vagamente funzionale al fatto di far alzare la gente da tavola in tempi ragionevoli, sospendo il giudizio (del resto, dopo la mangiata, ci siamo alzati da tavola alle 15.15, pensare è più difficile..!).

vengo al conto (ho lo scontrino, è anche più semplice).
antipasti sugli 8/8,5 euro, primi 8, i due secondi entro i 10 euri, dolci sui 6 euri, vino 12.
simpatico: vedo sullo scontrino "pane e cortesia". si tratta di 1 euro a testa, comprende il coperto, e pane a volontà. che è pure buono.

totale: 123 euro.

direi senza ombra di dubbio che, vista l'esperienza, sicuramente tornerò a spenderli più che volentieri.

p.s. il locale vanta una nutrita serie di prodotti di presidio slow food.

Imperdibile!!!

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[pattyb]
23/03/2011
interessante, molto. Da provare senz'altro quando sarò in giro a Bologna!
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[carolingio]
24/03/2011
Ottima segnalazione Mal! emoticon
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[Kava5150]
24/03/2011
Bella recensione.

Per chi ancora non lo sapesse, Eataly nasce da Oscar Farinetti nel 2007 a Torino, poi via via spuntato in diverse città di tutto il mondo negli anni successivi.
Se non ricordo male, qui da noi era il 2009.
Si chiama "Ex-Ambasciatori" perchè ha sede nello stabile che era il vecchio cinema Ambasciatori, appunto.

Oltre al fatto che includa anche la libreria della Coop, va ricordato che la ristorazione è curata da Alberto Bettini della trattoria Amerigo di Savigno.
Con questa precisazione, è subito facile comprendere il perchè di certi prodotti in vendita, come ad esempio i sughi della Dispensa di Amerigo.
Per gli altri, come la pasta di Gragnano, le birre con acqua Lurisia, il Chinotto presidio SlowFood ed alcuni vini, bisogna dire che Oscar Farinetti è anche patron di Fontanafredda, e questi sono tutti prodotti trattati nel suo catalogo.